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Channel: I SAPORI DEL MEDITERRANEO
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Calamarata Rana pescatrice e Lupini.

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Dopo le ultime ricette della tradizione culinaria di Marcianise, posto una ricetta che non tramonterà mai e che può essere inserita nell'elenco delle mie ricette preferite per gusto e delicatezza.Diverse volte l'ho eseguita , però questa volta dopo tanti modi di cucinare questo primo piatto il mio palato ha  scelto questo  metodo. Sul web esiste una ricetta standard per cucinare la pasta con la rana pescatrice e cioè, fare il fumetto con la testa e e aggiungerlo poi  nel sugo con i pomodori  finire la cottura in quel fumetto.In questa ricetta niente di tutto questo!!!!!!!!!!!Ho cotto nella stessa padella, testa, coda, e pomodoro........
Il resto l'ha fatto la provenienza, rana pescatrice di Mazara del Vallo, l'eccellenza !!!!!! Il MEDITERRANEO 


Ingredienti:
1,2 Calamarata
1,4 Rana Pescatrice
800 gr circa Pomodorini Home Made
Prezzemolo
Olio Extra vergine di Oliva
Vongole Lupini
Scalaogno
Sale Gemma di Mare
Pepe
Procedimento:
Rimuovere la pelle della rana pescatrice e tagliarla in due parti, la testa e la coda.
In una padella di alluminio ho fatto soffriggere lo  scalogno e ho aggiunto la testa e la coda della rana pescatrice che ho fatto rosolare a fuoco lento per 2-3 minuti. Ho aggiunto poi i pomodori home made e 1/2 litro di acqua e ho fatto cuocere il tutto a fuoco lento per 30 minuti circa aggiungendo 1/2 cucchiaio di sale.Quando il sugo con la rana pescatrice risulta ben asciutto ho aggiunto i lupini che ho fatto aprire nel sugo.


Ho cotto la  pasta in abbondante acqua salata e l'ho saltata ancora al dente  nel sugo con rana pescatrice e lupini  unendo del prezzemolo tritato e una macinata di pepe.



Focaccia alle olive nere di Gaeta, Rosmarino e Sale Rosa dell'Himalaya.

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Con questa ricetta partecipo al Contest Mani in pasta: la focaccia  ideato dal  Molino Chiavazza. Mai in precedenza avevo provato a fare la focaccia, anche perchè in casa siamo divoratori di pizza . Questo contest è stato da stimolo per fare questo lievitato che deve avere la caratteristica di essere morbido.Il risultato è stato positivo, focaccia soffice soffice come il babà , con olive di Gaeta (la perla delle olive italiane), il rosmarino e il sale rosa dell' Himalaya.


Ingredienti :
170 gr. Lievito madre rinfrescato
210 gr di Farina 00 Molino Chiavazza
200 gr di Farina Manitoba Molino Chiavazza
30 gr di Fecola di Patate 
2 Cucchiai di Olio Extra Vergine di Oliva 
Olive nere di Gaeta 
360 ml di acqua 
Rosmarino 
Sale dell'Himalaya Sale Gemma di Mare

Procediemento:

In una ciotola ho sciolto il lievito madre rinfrescato con acqua a temperatura ambiente.Ho unito la fecola di patate,le due qualità di farine setacciate e ho iniziato a mescolare con un cucchiaio, ho aggiunto poi il sale, rimescolando il tutto.Ho rovesciato l'impasto su una spianatoia e ho incominciato ad impastare energicamente facendo in modo che l'impasto rimanga ben incordato.Per incordare l'impasto bisogna tirare l'impasto da un lato e ripiegarlo in modo che ricopra lo stesso, poi si esegue lo stesso movimento dall'altra parte.Per avere un ottima incordatura, bisogna eseguire questa operazione tante volte finchè l'impasto risulta ben legato.
Ho lasciato lievitare l'impasto in una ciotola oleata, coperta da una pellicola, in frigo per 14 ore circa.
Tolta dal frigo l'ho tenuta un ora a temperatura ambiente, poi senza toccare l'impasto con le mani, ho messo la teglia capovolta sulla ciotola , ho capovolto ca ciotola facendo cadere l'impasto nella teglia.
Stendere con le mani usando i polpastrelli , incidere la superficie della focaccia senza bucarla quindi facendo in modo che non fuoriescono i gas di lievitazione.Ho snocciolato le olive di Gaeta e li ho disposti sulla focaccia premendo sull'impasto.Ho aggiunto il rosmarino e il sale rosa dell' himalaya e dell'olio extra vergine di oliva.L'ho fatta lievitare in teglia per 1 ora e 1/2 2 ore coperta con un panno.Ho cotto la focaccia in forno caldo 250° per 15 minuti e altri 15 a 180°



Con questa ricetta partecipo al contest mani in pasta : La Focaccia del Molino Chiavazza


Torta Sicilia: Ricotta, Pistacchio e Cioccolato per Scelte di Gusto

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Quando Tiziana del blog Pecorella di Marzapane mi comunicò l'invito per la sfida finale del suo contets, che ha come sponsor il giornale online Scelte di Gusto, sono rimasto un pò scosso.Il motivo???? per chi mi conosce e' semplice, dedicare una torta al giornale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi so detto che sfortuna, mi e' capitato proprio un dolce !!!!!!!!!!!Cara Tiziana come ben sai non amo molto  fare i dolci, ma a questa sfida finale non potevo proprio mancare, con molta lentezza e pazienza(cosa che non mi appartiene "la pazienza") sono riuscito in zona cesarini a presentare la famosa torta.
Sicilia, perchè sei siciliana e anche il tuo sponsor Scelte di Gusto; Sicilia perchè manco a farla apposta il mio blog l'ho aperto proprio in Sicilia a pochi passi dal mare , si quel mar Mediterraneo che e' stato l'ispirazione del mio blog.
Sicilia, regione bellissima dove gli ingredienti sono il top , insomma Scelte di Gusto.......
giornale di informazione e cultura gastronomica......


Ingredienti Biscotto:
150 g. nocciole
150 g. zucchero
150 g. albumi d'uovo
un pizzico di sale 

Ingredienti Farcitura:
350 g. Ricotta di pecora
250 g. panna da montare 
150 g. di zucchero 
100 g. pistacchi
30 g. cioccolato a scaglie 
70 g. Albumi d'uovo

Preparazione:
In un potente frullatore ho polverizzato prima le nocciole e poi lo zucchero, che ho amalgamato poi con gli albumi montati a neve con un pizzico di sale.Servendomi di una sacca a poche ho formato su una carta da forno due forme sicilia da 20 cm ed ho infornato a 200° per 7 minuti e 10 minuti a 140°.Tolte dal forno e fatte raffreddare, le ho modellare con un coltello con punta tagliente a forma di sicilia.


Preparazione per il ripieno:
Ho setacciato la ricotta e l'ho unita con 100 gr. di zucchero.In una ciotola di alluminio ho versato la panna e i restanti 50 gr. di zucchero, l'ho montata con una frusta elettrica e poi l'ho amalgamata insieme alla ricotta e a due albumi d'uovo montati a neve finissima, per ultimo ho aggiunto i pistacchi tritati a mano.
Ho messo il tutto in una sacca a posche e messi in freezer per 1/2 ora. Ho incominciato il montaggio mettendo  alla base la prima forma Sicilia e  l'ho riempita (senza forma) a mano libera e l'ho ricoperta con  il secondo disco aggiustando i bordi con il ripieno rimasto e delle scaglie di cioccolato. Ho rimesso la torta nel freezer, passate tre ore  l'ho decorata con del pistacchio tritato e delle formine di cioccolato preparate con appositi stampi in precedenza.





Ho deciso di mangiare le provincie di Palermo e Trapani, sono quelle che ho avuto la fortuna di visitare e soggiornare .


Con questa ricetta partecipo alla sfida finale del contest di Pecorella di Marzapane per Scelte di Gusto 


Linguine agli Scampi

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Ho latitato per un bel po' causa lavori nella zona strategica, la cucina, ora che tutto e' tornato alla normalità vi  lascio un piatto di linguine agli scampi cucinato semplice semplice e che a me piace Maitant'''....
Gli scampi sono i crostacei che preferisco e hanno la caratteristica di donare ai condimenti un  sapore autentico e delicato che lo caratterizza.Per i miei gusti lo preferisco all'aragosta , uno scampo di 1200 non può essere paragonato a nessun crostaceo.

Ingredienti.
400 gr di Linguine Garofalo  
600 gr di Scampi del Mediterraneo
400 gr di Pomodorino
1 Spicchio di Aglio 
Olio Extra Vergine di Oliva
Prezzemolo
Procedimento :
Ho pulito gli scampi incidendoli sul dorso, rimanendo la polpa nella loro sede.In un tegame ho fatto soffriggere (con questo procedimento clicca qui) l'aglio con l'olio extra vergine di Oliva, ho unito gli scampi che ho fatto cuocere a fuoco lentissimo per 4-5 minuti.
Dopodicchè ho unito i pomodorini e ho fatto cuocere per altri 4-5 minuti a fuoco basso, ho poi aggiunto l'acqua fino a coprire gli scampi e ho fatto cuocere il tutto per altri 20 minuti aggiustando di sale.


Ho cotto le linguine in abbondante acqua salata, l'ho scolate 3-4 minuti prima della cottura prevista e l'ho saltati nel tegami con gli scampi lasciati ancora poco brodosi.Ho dato il giusto riposo alle linguine agli scampi impiattando e guarnendo con del prezzemolo fresco tagliato a momento.

Fusilli con pancetta, fave e tartufo.

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Reputo le fave un ingrediente neutro, oltre ad essere il compagno affidabile del pecorino, grazie al suo sapore neutro e delicato può trovare impiego in molteplici ricette.
Per la realizzazione di questo piatto ho utilizzato i prodotti  Inaudi un'azienda di Borgo San Dalmazzo in provincia di Cuneo, che produce prodotti a base di funghi, tartufi e naturalmente... bontà della natura!


Ingredienti:
300 g Fusilloro Verrigni
80 g di Pancetta, quella home made
10 Fave
Condimento aromatizzato al tartufo bianco "Il tartufato" di Inaudi
Crema ai funghi porcini e tartufo bianco  "La tartufata di "Inaudi"
Parmigiano reggiano 60 mesi 
1/2 bicchiere di vino bianco
Pepe
Olio Extra Vergine di oliva
Procedimento:
In una padella con olio extra vergine d'oliva  ho fatto cuocere lentamente l'aglio senza farlo imbiondire, ho aggiunto poi la pancetta che ho fatto rosolare e sfumare con vino bianco.Terminata la cottura della pancetta ho aggiunto le fave private del baccello  tagliate a striscioline e a fuoco spento ho aggiunto un cucchiaio di Condimento aromatizzato al tartufo bianco e un cucchiaino di Crema ai funghi porcini e tartufo bianco insieme a del parmigiano reggiano 60 mesi.
In una pentola con abbondante acqua salata ho cotto i fusilloro, li ho scolati al dente el ho saltati nella pentola con il condimento aggiungendo il pepe.
Gli ho dato due minuti di riposo e ho impiattato. Buon Appetito


Le Marruzze "Lumache helix pomatia dette Munacelle"

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Da molti anni non mangiavo le marruzze (lumache), sicuramente anche questo piatto rientra nella tradizione culinaria di terra di lavoro.
Ho bei ricordi legati alla raccolta delle marruzze, quando ancora adolescente, seguivo spesso mio padre la mattina presto e comunque prima che sorgesse il sole.Si andava nei campi bagnati il giorno prima dalla pioggia, nella terra dei Mazzoni, che e' la valle del fiume Volturno.La terra inoltre famosa, anche se non pubblicizzata, dagli allevamenti bufalini, dove viene prodotto una mozzarella dal sapore marcato di bufala.Una vera e propria lecconeria.
In quella grande distesa di terra, parcheggiavamo la macchina sul coglio della strada e andavamo nei campi di fieno dove in poco tempo si raccoglievano grandi quantità di lumache.
Belle esperienze da rivivere insieme ai nostri bambini, che molto spesso ci domandano come abbia fatto la pera ad arrivare sull'albero se nasce nella cassetta??????????!!!!!!!!!!!!!!!
In questo che vi racconto sento quasi la sensazione che non si possa allacciare un immaginario ponte tra il prima e il dopo considerando anche che molti giovani  neanche conoscono le lumache.......altro che le pere nelle cassette


Ingredienti:
1 Kg di Marruzze (lumaache)
300 g di pomodoro
1 spicchio di aglio
prezzemolo
Sale 
Pepe
Procedimento:
Lasciare le  chiocciole per cinque sei  giorni (potrebbero stare anche più di dieci giorni) in una pentola coperta in un luogo fresco a spurgare. Lavarle dopo il primo giorno con acqua e poco aceto e ripetere l'operazione ogni due giorni. 



Il giorno che si decide cucinarle, lavarle e immergerle in acqua salata tiepida, portare a bollore e dopo qualche minuto scolarle.In una pentola soffriggere aglio in olio extra vergine di oliva , aggiungere le marruzze (lumache) sgocciolate, il sale , il pepe, il prezzemolo e lasciarle insaporirle per un quarto d'ora.Servire con crostini di pane.



Per tirare i molluschi dal guscio è necessario utilizzare il rebbio di una forchetta o uno spillo.



Spaghetti alle acciughe e olive, dalla serie il pane non lo butto.

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Dalla serie io il pane non lo butto!!!!!Può capitare di dimenticare una pizza con il pomodoro in forno e che essa non riesca a carbonizzarsi.Che si fà???????, ormai e' bella dura, biscottata, devo evitare assolutamente di buttarla nell'umido; allora la faccio a pezzi e la metto in un potente frullatore,ricavando un pangrattato dal profumo intenso e saporito.Questa storia non e' successa a me ma ad un amica molto molto distratta!!!!!!
Ne' e' uscito un piatto semplice e dal sapore unico..........


Ingredienti
3 alici Salate 
200 gr di Spaghetti/vermicelli
Olio Extra Vergine di Oliva
Pinoli 
Olive nere
Pangrattato aromatizzato al pomodoro
Aglio
Pepe
Prezzemolo
Sale
Procedimento:
In una pentola di Alluminio ho fatto  soffriggere a fuoco lentissimo l'olio extra vergine di oliva ,i pinoli  e l'aglio, appena inizia a rosolare ho aggiunto le acciughe che ho fatto scioglie nel soffritto.
Ho terminato la cottura aggiungendo le olive nere di Gaeta.
In una pentola con abbondante acqua salata ho cotto gli spaghetti , li ho scolati al dente e li ho saltati nella pentola con il condimento aggiungendo il pepe e il pangrattato, ricavato dalla pizza , e il  prezzemolo.
Gli ho dato due minuti di riposo e ho impiattato. Buon Appetito




Il Fagiolo di Controne e la Testa di ...........

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...............Polpo, quante volte ci e' capitato di spostarla da una parte e dall'altra, e' l'unica parte del polpo dove ci vuole un po' di pazienza per pulirla.Questa volta non l'ho voluta mischiare con l'insalata, ma l'ho usata come contenitore di un insalata semplice di crostini rosolati in olio extra vergine di oliva e fagioli di Controne.
Controne e' un paese in provincia di Salerno è rientra nel territorio del parco Nazionale del Cilento e Valle di Diano.L'economia di questa città è legata all'agricoltura e prevalentemente all'olio d'oliva e al famoso e pregiato fagiolo che prende il nome proprio dalla città di Controne.Grazie sempre al fagiolo ogni anno, nell'ultimo week end di novembre si svolge a Controne la sagra del fagiolo di Controne, dove cercherò di non mancare.

Fagiolo di Controne è un prodotto pregiato  e un vanto per la nostra regione, le sue caratteristiche sono :l'alta digeribilità, la presenza di una buccia sottile e i tempi di cottura che sono nettamente inferiori a quelle dei comuni fagioli.Ad aumentare il pregio del prodotto e' la bassa produzione, e le zone di produzione sono tutte situate nei pressi delle sorgenti che sgorgano nel territorio di Controne.
Questo fagiolo  di Controne è una vera lecconeria.


 Ingredienti:
Una testa di un Polpo da 6 Kg
100 g Fagiolo di Controne secchi 
Olio Extra Vergine di oliva 
1 foglia di Basilico
Prezzemolo
Crostini di Pane rosolati in Olio Extra Vergine di Oliva
2 Pomodorini per decorare
Limone o senza....
Procedimento:
Dopo  aver svuotato e pulito accuratamente la testa del polpo, l'ho lessata per 30 minuti circa.In un altra pentola ho cotto i fagioli di Controne, in poca acqua ovvero a livello dei fagioli, e l'ho rifusa calda man mano che ammancava.Fatto raffreddare il tutto ho condito i fagioli con olio extra vergine di oliva e una foglia di basilico tagliata a striscioline, con essa ho condito anche le restanti parti commestibili della testa del polpo.


Ho riempito la testa con i fagioli di Controne ed ho servito il tutto con dei crostini passati in olio extra vergine di oliva.Ho guarnito con due pomodorini tagliati a fiore per dare colore alla pietanza.



Le Genovesi di Erice

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Le genovesi sono un dolce tradizionale siciliano, un biscotto di pasta frolla, rivisitato secondo tradizione con crema di limone o crema di ricotta.Non mancano le fantasie nelle pasticcere di Erice, si va dalla crema di pistacchio al diciamo dietetico con la marmellata, ricoperte con zucchero a velo.Nella piccola città medievale di montagna di Erice, in provincia di Trapani nasce questo dolce, dove scovare la maternità e' assai difficile, ma dicono che di mezzo a questa storia ci siano le suore del convento San Carlo.Sarà vero?????

Da varie ricerche sul Web e' proprio cosi; tanti anni fa ad Erice Vetta furono costruite più di trenta chiese da famiglie nobile al quale donavano al primo figlio genito, da tradizione fatto prete, una chiesa. Col passare degli anni le famiglie emigravano da Erice e a quel punto trovandosi molte chiese chiuse vuote, decisero di donarle alle suore .Una delle tante suore che vennero ad Erice, ci fu anche una suora genovese che evidentemente portò questo dolce che oggi attrae milioni di turisti.

Altra caratteristica di questo dolce e che va degustato appena uscito dal forno, praticamente bollente.Qualche anno fa durante le vacanze a San Vito lo capo abbiamo fatto piu' di una scappatina ad Erice, borgo medievale fantastico e pasticcerie di alta classe.
La nostalgia mi ha stimolato ad eseguire questo dolce eccellente, ripieno con una marmellata regalatami da una carissima amica durante una manifestazione; una marmellata di albicocche fatta in casa dal sapore sublime grazie alla materia prima di elevata qualità e super biologia.
Per questa marmellata ringrazio Yrma del blog A fiamma Dolce (ricordi!!!!) e per il prosieguo che ha avuto  nella nostra amicizia che e' ancora 1/2 virtuale.Ti faccio gli auguri di Buon Compleanno e che la vita ti sorrida sempre.


Per la Pasta 
125 gr di farina grano duro
125 gr farina 00
100 gr di zucchero 
100 gr di burro(temperatura ambiente)
2 tuorli d'uovo
 acqua

Per il Ripieno
Marmellata di albicocca
Procedimento:
In una ciotola ho mescolato le due qualità di farine insieme allo zucchero, ho aggiunto poi lo il burro tagliato a pezzetti piccoli e ho amalgamato la farina al burro in modo da ottenere un composto granuloso.Ho incorporato all'impasto i tuorli uno alla volta  e ho aggiunto acqua  quanto basta affinchè la pasta si compatti.
A questo punto ho formato una palla, cercando di maneggiarla il meno possibile  per non farla indurire.Ho avvolto la palla in una pellicola trasparente e l'ho fatta riposare in frigo per un minimo  di 30 minuti.




Ho tolta la pasta dal frigo e ho formato delle sfoglie di circa mezzo cm., ho messo un cucchiaio abbondante al centro di marmellata all'albicocca e ho coperto con un altra sfoglia , ho tagliato con uno stampo di acciaio a cerchio.Ho infornato le genovesi a 200° circa fino a quando non hanno raggiunto un colore dorato.Cospargerle di zucchero a velo e mangiarle ancora calde.

La Sfogliatella Frolla

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La sfogliatella frolla, un intreccio tra migliaccio e crema per cannoli!!!!!!!!!!!
La sfogliatella ha molte similitudini alla genovese ericine già descritta nel post precedente. La loro storia e’ molto simile, entrambi  nascono nel convento delle suore. La sfogliatella nasce nel 600 nel convento Santa Rosa  da Lima , a Conca dei Marmi sulla Costiera Amalfitana. E’ bello leggere la storia perché come in tutti i grandi piatti o elaborazioni di dolci, quasi sempre si parte sempre dagli avanzi, ed e’ anche la storia della sfogliatella che c’e’ lo racconta.Un giorno sempre nel convento era avanzata un po’ di semola cotta con il latte, invece di buttarla aggiunse un po’ di frutta secca zucchero e limoncello, ottenendo un ripieno. Incamerò il tutto in un cappuccio di pasta sfoglia pe ricoprire il ripieno e cucinò lo stesso in forno  ben caldo. Il dolce che era nato per caso riscontro grande successo nel convento e gli abitanti delle zone limitrofe al convento e prese il nome di Santarosa in onore della Santa a cui era dedicato il convento.
Nel 1918 Pasquale Pintauro venne in possesso della ricetta originale della Sanatarosa, la modificò eliminando la crema pasticcera e l’amarena e tolse la protuberanza del cappuccio del monaco.
Nasce uno dei dolci che e’ il pilastro della cucina tradizionale napoletana.La variètà più famosa e’ la riccia che ha una forma triangolare a forma di conchiglia, io mi sono invece cimentato nella realizzazione della sfogliatella frolla ,l’altra per me e’ ancora molto difficile.
Comunque la Pasticceria di Pasquale Pintauro esiste ancora e si trova in Via Toledo n°275 di fronte a Santa Brigida. 


Ingredienti per la pasta frolla:
3 Uova Intere
500 gr di Farina
200 di Zucchero
200 di Strutto
Buccia Grattugiata di ½ Limone
1 Bustina di Vaniglia
Procedimento:
Ho disposto su un tavolo la farina e lo zucchero a fontana e al centro ho messo lo strutto i tuorli d’uovo , la buccia grattugiata di ½ limone e la bustina di vaniglia. Con la forchetta ho sbattuto le uova a centro della fontana incorporando poco per volta gli altri ingredienti(farina burro zucchero)Amalgamata il tutto ho lavorato la pasta velocemente, pressandola finche’ il tutto non avesse lo stesso colore. La pasta frolla no va ne impastata ne lavorata troppo, per non farle perdere la friabilità.Ho fatto riposare la pasta frolla pe ½ ora in frigo coperta con la pellicola trasparente.

 Ingredienti per il Ripieno
500 ml di latte intero
200gr di semolino
200 gr di ricotta di pecora
175 gr di Zucchero a velo
Cedro e scorzetta d’arancia a piacere
Procedimento:
Ho fatto bollire il latte, ho versato il semolino a pioggia e fatto cuocere finchè non si addensasse, aggiunto  un pizzico di sale l’ho lasciata raffreddare.Ho setacciato la ricotta di pecora e vi ho unito lo zucchero a velo, la vaniglia un uovo, le scorzette d’arancia, il cedro e il semolino raffreddato, lasciandolo insaporire per tre quattro ore in frigo.
Su un piano ho disteso la pasta frolla a strisce, al centro ho messo il ripieno e ho ripiegato la pasta su di essa  premendo bene sui bordi. Ho tagliato poi i bordi con un  tagliapasta. 


Ho cotto le sfogliatelle in forno spennellate con l’uovo sbattuto a 180° per circa 15 minuti.Vanno mangiate come le genovosi e cioè calde  spolverate di zucchero a velo. 



Il latte:la Bufala, il Maiale e la Mucca.Tutto il resto non lo dobbiamo sapere.............

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Ultimamente si stanno verificando molti episodi di vere e proprie truffe alimentari.Naturalmente a danno di noi consumatori che purtroppo siamo sempre gli ultimi a sapere la notizia.
E che notizie ?!?
Solo della frode e dopo che tutto è stato consumato.

Le ditte coinvolte?????
e no...... non si può sapere!!!!!!!
La Mucca
Ultimo caso e' quello della Cospalat , che vendeva latte fresco tossico che finiva sugli scaffali di negozi e anche in molti caseifici per la produzione del formaggio.Il latte tossico,contaminato da aflatossine, che e' una muffa cancerogena che intacca il fusto del mais nei periodi di siccità, era il doppio del limite consentito per legge.Questa microtossina , oltre ad essere cancerogena può inibire la crescita dei bambini. 
Quel latte doveva essere distrutto per legge , invece e' finito in molte famiglie dove proprio i bambini sono i consumatori abituali.   Naturalmente i produttori sapevano che quel latte finiva negli scaffali dei supermercato.

Poi succede che al piccolo allevatore di mucche gli rendono la vita impossibile, perche' non e' associato con alcun consorzio......

E invece????????
Ho trovato girando per le montagne di Benevento questo simpatico allevatore che ci ha fatto visitare la sua piccolissimi azienda e ci ha raccontato dei vari tartassamenti subiti.....





Il latte , quello vero di stalla.



Il Maiale 
Una volta nella mia città e nei grandi cortili o stalle venivano allevati allo stato brado, i maiali.Questi animali, venivano alimentati con tutti gli avanzi di cucina e scarti di verdure,  questi ridevano e addirittura azzeravano i rifiuti umidi che una famiglia produceva.
Oggi assolutamente e' vietato, ma comunque c'e' chi trasgredisce questo divieto..................(fermiamoci che e' meglio) 

Oggi invece non sappiamo il maiale cosa mangia negli allevamenti e comunque vengono scoperte più frequentemente truffe come questa:    Farmaci usati per gonfiare le carni-vendute sul mercato.

La Bufala 
L'ultimo scandalo riguarda anche le Bufale, dove per mascherare la brucellosi , malattia infettiva che colpisce ma che puo' infettare anche gli uomini , nelle bufale i controlli sanitari venivano immessi grandi quantità di vaccino.Leggi la notizia

Anche in questo caso non e' stato indicato nè l'allevamento nè i caseifici coinvolti.
Tutto questo sarebbe tutelare il consumatore????

Poi mi venite a parlare di varie sigle e associazioni ecc.?????
Ci dovrebbero tutelare???????
Ma fatemi il piacere! Io gli ingredienti buoni li vado a comperare direttamente dal contadino in zone incontaminate.





Melanzane Grigliate su Pietra Lavica

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In cucina cerco sempre di seguire la stagionalità dei prodotti,  per una questione etica ma sopratutto per le proprietà nutritive e per il sapore.Non esiste fonte di calore che possa  sostituire il sole per la maturazione e crescita di ortaggi e frutta.
Tempo di melanzane ,che dalle nostre parti vengono cotte e degustate in molteplici ricette, io oggi le ho grigliate con una cottura ormai abbandonata dalle nostre generazioni: la cottura su pietra lavica.
Tempo fa  ho dedicato un post su questa cottura. Dovete pensare che a casa sono diventato schiavo di questa pietra (nel senso positivo) : le bimbe tutti gli alimenti che vanno arrostiti li pretendono su questa pietra.Andiamo dalle carni  al pesce, le verdure, le bruschette...Ho deciso che un giorno cucinerò anche la pizza. Per il post completo, caratteristiche e istruzioni sul metodo di cottura e pulizia leggere qui.


Vi posto queste bellissime melanzane grigliate che come si vede dalla foto ha una cottura uniforme, caratteristica proprio di questa cottura che conserva il valore nutritivo dei cibi.

Ingredienti:
2 Melanzane

Procedimento:
Consiglio di portare a temperatura la pietra lavica su un bruciatore a gas abbastanza potente.Si sconsiglia di poggiarla sui fornelli della cucina domestica, la pietra non andrà mai in temperatura e i cibi  e i cibi risulteranno come lessi.In un altro post lo dedicherò alla costruzione di un bruciatore per pietra lavica.Nel caso delle melanzane ho fatto andare in temperatura la pietra e subito dopo ho diminuito a minimo il gas e ho poggiato le melanzane su di essa, dopo un paio di minuti e appena si incominciano a staccare girarle e terminare la cottura.
Salarle e condirle con olio extra vergine, oliva con prezzemolo e aglio.Io le preferisco anche senza nessun condimento.


La cottura uniforme e perfetta della pietra lavica.


Maltagliati Pesto e Cozze

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E' il tormentone dell'estate in cucina, questo piatto piace tanto alle mie bimbe che me lo farebbero fare ogni giorno.L'abbinamento con le cozze lo hanno fatto loro invece alla scomposizione e rivisitazione del pesto ci ho pensato io. I maltagliati invece e' opera di Tonia, quando si deve calare la pasta in acqua e sempre lei che sceglie il formato, molte volte non andiamo proprio d'accordo!!!!!!!!!
In questo piatto ho usato un pesto fatto in casa solo con olio extra vergine di oliva e basilico fresco.



Ingredienti:
(Olio Extra Vergine e Basilico)
350 gr di Maltagliati
700 gr di Cozze
1 bicchiere di plastica da caffè di Pesto 
1 Spicchio di aglio 
6 Pomodorini precedentemente bollentati e privati della buccia
Pinoli a piacere
Olio extra vergine di oliva
Sale
Procedimento:
In una pentola di alluminio ho fatto soffriggere a fuoco lentissimo l'aglio nell'olio extra vergine di oliva e, appena ha iniziato a rosolare, ho aggiunto i pomodorini sbollentati in precedenza e privati della buccia.Ho fatto cuocere per 3-4 minuti a fuoco lento.


Ho aggiunto in questo preparato le cozze che le ho fatto aprire  .Appena aperte le ho tolte dalla pentola e le ho messe da parte.L'acqua delle cozze l' ho fatta asciugare nell'olio extra vergine e pomodorini.Terminata la cottura ho aggiunto il pesto fresco.


In una pentola con abbondante acqua salata ho cotto i maltagliati , li ho scolati al dente e li ho saltati nella padella con il condimento .Gli ho dato due minuti di riposo e ho impiattato aggiungendo le cozze.Buon appetito

Parmigiana di Melanzane light e fredda.

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Oggi posto l'ultima ricetta prima di andare in vacanze, parmigiana di  melanzana super light, fredda e gustosa, da spiaggia.......Quest'anno faro' il mio primo Gioia Tour della Sicilia orientale, Catania, Siracusa , Portopalo..Ormai le bimbe sono cresciute e una vacanza un pochino pazza ci sta.Lo spazza tour lo lascio a chi fa  sempre polemiche e non conclude mai niente.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Ingredienti:
2 melanzane 
500 gr di pomodorino fresco 
Olio Extra Vergine d Oliva
1 Fiordilatte 
Basilico Fresco
Sale 

Procediemento:
Ho pulito e tagliate le melanzane a rondelle spesse di 7-8 mm  e le ho cotte su pietra lavica , clicca qui per il procedimento. 


In una pentola ho fatto riscaldare l'olio extra vergine di oliva con l'aglio, senza soffriggere, e ho fatto cuocere i pomodorini,sbollentati in precedenza e privati dell buccia.Ho fatto cuocere il tutto per 10 minuti a fuoco moderato.Per la preparazione di questa parmigiana mi sono aiutato con una formina quadrata 15*15.Ho iniziato a comporre il primo strato di melanzane leggermente sovrapposte fra di loro.Ho versato il pomodoro sulle melanzane aggiungendo il fiordilatte tagliato a dadini e del basilico.Composto il primo strato , ho continuato seguendo lo stesso procedimento anche per gli altri due strati successivi.



Ho preferito dato la qualità e la freschezza degli ingredienti di non metterla in forno e di mangiarla fredda.
Buonissima




La festa dell'Assunta a Trentola

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Dopo un bel po' di tempo ritorno a scrivere sul mio blog, questa volta non lo faccio con una ricetta  ma con un  antica processione processione che da pochi anni e' stata reinserita dopo l'apertura dell'antica chiesetta di campagna, (1114) in località Trentola. La processione si e' svolta il 14 agosto nel rione Trentola-Airola a Marcianise.
In una città semivuota, sembra essere ritornati negli anni 20', c'e' stata comunque una massiccia presenza delle persone che sono rimaste in città.



Verso la fine del percorso e più precisamente dalla Pietra di Trentola  (Vricc e trentola), la statua dell'Assunta su invito del Parroco Don Filippo Frattolillo e' stata portata dalle donne della nostra comunità




A conclusione del rito e della funzione religiosa, si e' svolta una sagra sul piazzale adiacente alla Chiesa S. Maria Assunta in Trentola, organizzata dai religiosi del  consiglio pastorale e dai volontari frequentatori della chiesa  di Trentola.Il ricavato servirà per cercare di portare a termine l'opera di recupero degli affreschi dell'antica chiesa di Trentola dopo otto anni dalla sua riapertura.







Non possiamo far disperdere questo ricco patrimonio della nostra città che ci e' stato tramandato di generazioni in generazioni, il nostro impegno sarà forte e costante.




Insalata con Rughetta selvatica e cipolla di Tropea

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Sbirciando nell'archivio fotografico, ho trovato la foto di  questa insalata che risale ad un anno fa ,  non avevo intenzione di pubblicarla per la sua estrema facilità................Mha!!!!!Dopo un anno ho cambiato idea e la posto per ringraziare la persona che raccolse questa favolosa rughetta.   Questa persona ha dato grande testimonianza di quanto la vita va difesa in qualsiasi circostanze, anche in quella più estrema.Purtroppo la forza sovrannaturale umana non può niente contro il mostro del secolo!!!!!!!!!

La rughetta selvatica non si trova in commercio, nasce spontanea  e nei luoghi incolti fino a 1000 metri sopra il livello del mare. La rughetta di questa insalata e' stata raccolta sul monte che porta al santuario di San Michele Arcangelo e Santa Maria del Monte a Maddaloni. Ho abbinato questa rughetta (che pizzica ) con la cipolla dolce di Tropea, un buon pomodorino del nostro campo,e del pana arrostito; il tutto condito con l'olio extravergine, quello buono e aceto.





Ingredienti:
Rughetta selvatica
Cipolla di Tropea
Pomodorini 
Pane arrostito tagliato a tocchetti
Olio extra vergine 
Sale 


Procedimento:
Lavare la rughetta e lasciarla per un ora in acqua fredda, tagliare i pomodorini in 4 parti e la cipolla di Tropea.Condire il tutto con olio e sale , pochissimo aceto rosso e pane grigliato.



Unti e Bisunti, Chef Rubio e il vero Street Food.

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Erano anni che non guardavo più la televisione, trasmissione e format sopratutto nel mondo gastronomico sterili e senza passione, solite ricette ed esperimenti  che hanno portato alla scoperta dl'acqua calda. Pochi giorni fa scoprivo sul canale 52 del digitale terrestre "DMAX" il programma UNTI E BISUNTI Con Chef Rubio Gabriele Rubini )e mi sono riattaccato allo schermo come ai tempi di Maradona al Napoli, in un giorno ho visto tutte le puntate arretrate.



12 città,12 sfide ogni settimana DMAX con Unti e Bisunti, che in questa prima stagione ha toccato Napoli (soffritto), Catania (polpette di cavallo), Palermo (panino con la milza), Cetara (alici), Roma (fritto misto),Gaeta (tiella polpi e cozze), Firenze (lampredotto), Livorno (cacciucco),Bologna(rane in umido), Rimini (lumache), Amatrice (cicerchiata), L'aquila (pecora alla cottora) 

Potete vedere tutte le puntate cliccando qui ,sul canale 52 del digitale terrestre oppure il canale 140 di Sky.

Un format bellissimo, tutto incentrato sullo street food Italia ,sono andati in giro per la penisola a scoprire i piatti della tradizione e lui Rubio a sfidare le leggende del cibo da strada.
Ma come mai nessuno ha parlato di questo programma?????
E i siti che tanto parlano di buon cibo perche' non hanno consigliato questo divertente format?????
Dobbiamo far conoscere le nostre tradizioni o pensare sempre e solo a soldi e potere?????

E' da vedere, difficile descrive quello che combina questo cuoco geniale, simpatico e sicuro di se.
La  puntata di Domenica, quella  Gaeta e' stata davvero bellissima, il valore aggiunto della puntata è stata la Signora Regginella che ha accompagnato Rubio alla preparazione della Tiella e sopratutto alla cottura di essa con la pentola forno.Un Mito.

Questa scena di Rubio con Regginella, dimostra che le tradizioni culinarie locali sono custodite mantenune e tramandate da persone del luogo e con qualche esperienza più di noi giovanotti.

"Invece ci sono autori di articoli e libri che raccontano tradizioni locali non essendo del luogo e ne tanto meno verificano la veridicità delle stesse,, pensando che il web sia la fonte di tutto.Oltretutto persone specializzate e laureate in settori diversi si improvvisano magnate e intenditori di FOOD"

Tornando invece alla Tiella non sono riuscito a capire se quell'impasto e' un lievitato oppure no!!!!!!!



Mi toccherà andare a Gaeta........


Rigorosamente con le mani!!!!!!!!!






Mezze lune di Melanzana Rossa di Rotonda con Menta , al Sugo Scomposto di Pesce Bandiera

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Con questa ricetta partecipo al contest  dalla federazione italiana cuochi organizzato dall'unione regionale cuochi lucani in occasione del 27° congresso nazionale , cliccando sul link potete accedere a tutte le info e il programma dell'evento.
Matera e la Basilicata mi ha sempre affascinato, percorrendo spesso l'autostrada che l'attraversa sono rimasto sempre incantato dall'ordine dei campi e quindi del grande rispetto per il  creato.
Ritornando al contest la mia scelta e' caduta subito sulla melanzana rossa di Rotonda D.O.P, ad essere sincero non l'ho mai vista e tanto meno  sentita nominare. Ho abbinato a quest'ortaggio misterioso il pesce bandiera(detto anche  spatola o sciabola), pesci che una volta regalavano perchè poco commerciali , oggi fortunatamente hanno un buon mercato e io ne sono un grande estimatore.
Ho realizzato per questo contest le mezze lune  di melanzana rossa con menta , al sugo scomposto di pesce bandiera.
Qualche fogliolina di menta nel ripieno ha fatto si di bilanciare il gusto piccante e l'amaro gradevole della melanzana rossa di Rotonda.




Ingredienti per due persone 
  Ingredienti per la pasta: 
90 g di farina "00"
10 g di semola
1 uovo 

Il Ripieno 
3 Melanzana Rossa di Rotonda
1 spicchio d'Aglio
4 foglioline di menta
Olio extra vergine di oliva da agricoltura biologica 
Tenute Zagarella
sale 
pepe
un albume d'uovo (per sigillare la mezza luna)

Condimento Mezze Lune 
14 pomodorini (sbollentati e privati della pelle)
1 spicchio d'Aglio
200 g di pesce bandiera sfilettato 
Olio extra vergine di oliva da agricoltura biologica 
Tenute Zagarella
sale 
                                                                           
Procedimentoper il ripieno
Diversamente dalle altre melanzane, quella rossa di Rotonda dopo il taglio non scurisce grazie al contenuto di acido clorogenico. Ho tagliato le melanzane a rondelle l'ho salate e le ho predisposte su un piatto capovolto ricoperto a sua volta da un altro piatto con  un peso sopra(pentola riempita di acqua).Trascorso 3-4 ore l'ho private dell'acqua in eccesso strizzandole e l'ho adagiate sulla carta da forno con  olio extra vergine di oliva  su ogni melanzana, facendole cuocere  per 10 minuti in forno a 180°.
Ho schiacciare le melanzane con una forchetta e con la mezza luna, unendo ad essa essa l'aglio, il pepe e le foglie di menta e l'olio extra vergine di oliva se serve", mescolare il tutto ottenendo  un composto omogeneo, questo sara' il ripieno per i nostri Ravioli.


Procedimento per il Sugo di pesce bandiera
Il pesce bandiera rigorosamente fresco e' stato sfilettato e privato delle lische e tagliato a striscioline, e' servito per il condimento delle nostre mezze lune ripiene con melanzana rossa.
In una padella  ho messo l'olio extravergine di oliva e l'aglio il tutto a fuoco lentissimo, quasi a zero.Quando l'olio extra vergine e' diventato caldo, ho fatto cuocere il pesce bandiera a fuoco lento.Ho tolto dalla pentola il pesce e ho aggiunto i pomodori sbollentati e privati della buccia e altro pesce bandiera senza pelle, ho fatto cuocere il tutto per 5 minuti aggiustando di sale.Il sugo è pronto.

Procedimento la Pasta
Con forchetta ho sbattuto l' uovo andando ad amalgamare un poco alla volta la farina del bordo interno. - Ho impastato con le mani  fino a formare un impasto liscio e compatto. - Ho dato all'impasto una forma di palla e farla riposare per un'ora fuori dal frigorifero coperta con un piatto capovolto.


Ho tirato  la pasta col mattarello su una spianatoia infarinata dopo di che’ ho formato tanti  cerchi e nel ventro ho messo il ripieno. Ho preso  un albume d'uovo e l'ho  montato e spennellato  nella parte dove avvera' la giunzione con i denti della forchetta , tagliarli e il gioco e' fatto. 


Cuocere i Ravioli per 7  minuti, questo dipende naturalmente dallo spessore della pasta  scolarli con il Ragno e saltarli nel condimento di pesce bandiera.Gli ho dato il giusto riposo e l'ho impiattati guarnendo con delle foglioline di menta .
Buon appetito.





Polpette di Melanzane Rosse di Rotonda." Sapori Lucani"

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Con le restanti melanzane rosse di Rotonda (usate per il contest iochef) ho fatto queste polpette lucane, dal sapore tipico della melanzana rossa di Rotonda, gusto piccante e amaro gradevole.


Ingredienti:
4 Melanzane rosse di rotonda
100 g di pane di Matera 
7 cucchiai di fecola di patate
una tazza (da caffè)  e 1/2 da di latte
1 Aglio
1 uovo
7 foglioline di menta
Sale
Olio extra vergine di oliva da agricoltura biologica 
Tenute Zagarella
Olio per friggere


 Procedimento:
Ho usato lo stesso procedimento per il ripieno dei ravioli, descritto nel post precedente.
Ho tagliato le melanzane a rondelle l'ho salate e le ho predisposte su un piatto capovolto ricoperto a sua volta da un altro piatto con  un peso sopra(pentola riempita di acqua).Trascorso 3-4 ore l'ho private dell'acqua in eccesso strizzandole e l'ho adagiate sulla carta da forno con  olio extra vergine di oliva  su ogni melanzana, facendole cuocere  per 10 minuti in forno a 180°.
Ho schiacciare le melanzane con una forchetta e con la mezza luna, unendo ad essa essa l'aglio, il pepe e le foglie di menta.In una ciotola ho messo a bagno con il latte il pane di Matera, l'ho sminuzzato e  ho aggiunto l'uovo, la fecola di patate, il sale, il pepe e le melanzane precedentemente preparate.Ho mescolato bene il composto affinchè tutti gli ingredienti non si sono ben amalgamati.Ho coperto il composto e' l'ho lasciato riposare 30 minuti in frigo.


Trascorso il tempo ho preso l'impasto dal frigo e con le mani ho formato le polpette schiacciandole leggermente.Ho cotte le polpette in olio di semi ben caldo e le ho tolte quando si sono ben dorate, le ho posate sulla carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso e le abbiamo divorate in pochi minuti, giusto il tempo di fare la foto.



Ho accompagnato queste polpette con delle melanzane rosse di rotonda cotte su pietra lavica e condite solo con olio extra vergine di oliva e menta.


Prosciutto Mozzarella e Fichi o Ficotto.

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Con questa ricetta partecipo al blogger contest GOOD , tutti i piaceri della buona organizzato da Udine fiere , manifestazione che si terra dal 31 ottobre al 3 novembre 2013.
Le ricette con il prosciutto crudo sono per me un vero rebus, mi piace moltissimo rispettare gli equilibri dei sapori.Il prosciutto San Daniele  come la mozzarella di Bufala  non andrebbero  mai cotti  per non uccidere i sapori.Seguendo questo motto ho abbinato al prosciutto e mozzarella i fichi ben maturi.

Ingredienti:
Prosciutto San Daniele
Mozzarella di Bufala
Fichi Maturi


Questa ricette la potremmo inserire anche in un bel menù di natale, sostituendo i fichi, che sono fuori stagione  con il ficotto di Pisticci, un mosto cotto di fichi rosa di Pisticci. 

Ingredienti:
Prosciutto San Daniele
Mozzarella di Bufala
Ficotto




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