Per il mese di novembre la rubrica l'Italia nel piatto dedica questa uscita al comfort food.Con questo termini un po' italianizzato si indicano i piatti che oltre a soddisfare il fabbisogno dell'essere umano evocano anche il ricordo emotivo.Può definirsi il boccone dei ricordi che ricompare non appena si gusta, la pietanza del cuore.....Essa infonde un sentimento di nostalgia, nello stesso tempo ti proietta in un passato non troppo remoto e ti fa rivere e sorridere su episodi che hanno segnato la tua vita.Per me sono i ricordi della mia nonna , indelebili nel cuore e nella mente.Dopo tanti anni dalla sua morte la sento sempre vicino a me più viva che mai, e quando rievoco i suoi piatti scompare la nostalgia e si è convinti che il loro insegnamento era improntato sull'Amore e sul rispetto reciproco , natura-uomo.Il piatto che vi presento è quello della tradizione del mio paese, le pettole e fagioli.Un piatto che di solito viene condito con un sugo fatto con cotiche, salsiccia di polmone, nnoglia, ecc. ecc di maiale e fagioli.Un piatto che viene presentato sulle tavole nel mese di gennaio, appunto dopo la uccisione domestica del maiale.Sappiamo che a livello igienico sanitario questa procedura è vietata.La nonna nel periodo fine estate invece preparava le pettole che erano un culto, condite solo con fagioli sfritti nell'aglio e olio.Un piatto veloce ma di una bontà unica, possiamo chiamarlo le pettole e fagioli versione estate.
Ingredienti per le Pettole ricetta base :
900 g di Farina "00"
100 g di semola
1 uovo
400 ml di acqua
N.b ho usato metà dose di questa ricetta
Procedimento per la realizzazione delle pettole:
Procedimento :
Ci troviamo a cavallo tra il mese di ottobre e novembre, complice la stagione lunga abbiamo beneficiato di un prolungamento temporale dei prodotti di stagione.Ancora oggi sul nostro orto troviamo melanzane, pomodori ecc.Sono riuscito a procurarmi gli ultimi fagioli di stagione, i borlotti , il cui gusto e sapore non può essere paragonato a quelli secchi.Per la cottura dei fagioli freschi, la prima cosa da fare e sgranarli poco prima di metterli a cuocere, rimangono più teneri perchè l'aria non secca la pellicina.Per la cottura dei fagioli ho usato la pentola di coccio, che permette una cottura lenta e costante.Ho messo i fagioli con il doppio dell'acqua nella pentola di coccio, senza nessun aroma particolare e senza nessun condimento.Ho cotto i fagioli per circa 70-80 minuti e li ho salati a fine cottura.
In una padella ho messo l'olio extra vergine di oliva e lo spicchio d'aglio schiacciato(ci andrebbe anche un bel peperoncino).La procedura di soffritto e' durata per circa 15 minuti , più lenta e' questa operazione maggiore sarà l'aroma che l'aglio rilascia nell'olio extra vergine di oliva. L'aglio non deve dorare ma deve cuocersi lentamente, quindi ho messo la padella sul fornello del caffè a fuoco lentissimo.Trascorso il tempo ho alzato la fiamma e ho versato due mestoli abbondanti di fagioli.Ho fatto insaporire i fagioli per 6-7 minuti nell'olio extravergine senza aggiungere altri liquidi.
In una pentola con abbondante acqua ho cotto le pettole per 6- 7 minuti circa , comunque consiglio di assaggiarla perché la cottura dipende dallo spessore della pasta. Scolate le pettole, l'ho saltate nella pentola con i fagioli sfritti nell'olio extra vergine di oliva, terminando la cottura.
Dare sempre il giusto riposo prima di servirla, e vi assicuro che e' una lecconeria .
Buon Appetito
Andiamo a scoprire il boccone delle altre blogger della nostra bella penisola.
Trentino-Alto Adige: Pane di molche (El Pam de molche) con le noci
Friuli-Venezia Giulia: Goulash di oca alla friulana con polenta e frico croccante
Lombardia: Ravioli di zucca (Raviöi de ssüca)
Veneto: Pearà
Valle d'Aosta: Budino di pane di segale
Piemonte:
Liguria: Ciuppin
Emilia Romagna: Zuppa imperiale
Lazio: Minestra di ceci e castagne
Toscana: Pappa al pomodoro
Marche: Olive all'ascolana
Abruzzo:Scrippelle 'mbusse
Molise: U Suscelle -
Umbria: Zuppa di cecere
Basilicata: Lagane e ceci
Puglia: Cavatelli, cozze e fagioli
Calabria:Marzallette
Sicilia: I taralli siciliani
Il blog dell'Italia nel piatto :